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La professione di fisioterapista

I fisioterapisti sono esperti nel gestire le abitudini motorie, sviluppo motorio, attività fisica, funzione corporea, capacità prestazionali e dolore. Aiutano i pazienti a raggiungere o a preservare la miglior qualità di vita possibile.

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Opuscolo «Profilo professionale Fisioterapia»

Il profilo professionale aggiornato della fisioterapia in Svizzera mostra in modo inequivocabile quanto la professione sia versatile ed efficace. Non si limita a descrivere il mestiere in quanto tale, ma mette anche in luce le diverse competenze e i vari ruoli che le fisioterapiste e i fisioterapisti svolgono quotidianamente, nella pratica clinica come nell’insegnamento, nell’ambito della ricerca o della gestione della salute.

A breve troverete qui anche ulteriori contenuti aggiornati relativi al profilo professionale.

La professione de fisioterapista

I fisioterapisti visitano, trattano, consigliano e assistono le persone in ogni fase della vita, soprattutto in caso di malattie congenite, acute o croniche, in seguito a infortuni, prima e dopo interventi chirurgici e in presenza di disturbi e/o disabilità.

La formazione di fisioterapista comporta un corso di studi di tre anni presso una scuola universitaria professionale, integrato da tirocini pratici. Il conseguimento del titolo di «Bachelor of Science in fisioterapia» abilita all’esercizio della professione. 

Dopo la formazione di base, i fisioterapisti hanno davanti a sé varie opportunità di carriera:

  • Formazione continua e specializzazione in diversi ambiti
  • Carriera come dipendenti o in un proprio studio
  • Carriera come dirigenti
  • Carriera nella formazione e nella ricerca
  • Libera professione e attività imprenditoriale
  • Carriera nel settore sviluppo della professione e gestione della qualità 

La carriera di fisioterapista inizia con una solida formazione. Il Bachelor of Science (BSc) in fisioterapia è fondamentale per l’ingresso nella professione. È poi possibile approfondire le proprie conoscenze con un Master of Science (MSc) o un dottorato (PhD).

Svolgimento di un trattamento

Nel processo fisioterapico le pazienti e i pazienti vengono accompagnati passo dopo passo seguendo una procedura chiaramente strutturata, dal primo incontro fino alla conclusione
positiva del trattamento.

Per formulare una diagnosi fisioterapica, le fisioterapiste e i fisioterapisti raccolgono, collegano e interpretano le informazioni ricavate dall’anamnesi, dalla visita e da test specifici. Su questa base pianificano l’intervento in accordo con il o la paziente – sempre nel rispetto di considerazioni etiche – e se necessario lo modificano. Questo processo è detto anche Clinical Reasoning (ragionamento clinico). Si tratta di un procedimento dinamico e continuo in cui si tiene conto dei cambiamenti occorsi e il trattamento viene costantemente adattato allo stato di salute attuale, alla situazione di vita e alle evidenze scientifiche.

La figura seguente illustra le diverse fasi di questo processo fisioterapico.

Le diverse fasi del processo fisioterapico

All’inizio di ogni trattamento, i fisioterapisti effettuano un colloquio strutturato (anamnesi) basato sulle informazioni contenute nella prescrizione medica. Durante l’anamnesi vengono raccolte informazioni che aiutano i fisioterapisti a capire la situazione dei pazienti e che comprendono tra l’altro una descrizione dei disturbi attuali, la storia clinica e familiare, lo stile di vita, l’assunzione di medicamenti e fattori psicosociali come l’autostima, lo stress professionale o il sostegno da parte di amici e familiari. Queste informazioni sono importanti per formulare ipotesi sull’origine dei disturbi e pianificare in modo mirato gli esami e gli interventi successivi.

Successivamente, i fisioterapisti effettuano una visitacompleta e diversi test standardizzati (valutazioni). Durante la visita fisioterapica vengono osservati la postura e i movimenti, nonché eventuali alterazioni cutanee e gonfiori (ispezione), vengono palpate in modo mirato le strutture (palpazione) e vengono eseguiti diversi test funzionali e di motori.
Le valutazioni standardizzate (assessment) sono test sviluppati nello specifico per un determinato gruppo di pazienti o per una determinata problematica e verificati scientificamente. Esempi di tali tes sono la misurazione della forza muscolare, della mobilità di un’articolazione, del volume respiratorio o di una determinata funzione, come ad esempio alzarsi da una sedia. Le valutazioni standardizzate comprendono anche questionari mirati che hanno l’obiettivo di rilevare l’effetto dei disturbi su diverse attività o sulla qualità della vita. Questi test consentono una valutazione obiettiva, affidabile e ripetibile dello stato del paziente.

Sulla base delle informazioni ricavate dall’anamnesi, dalla visita e dai test effettuati viene formulata una diagnosi fisioterapica, il cui obiettivo è determinare la natura e la causa dei disturbi o delle limitazioni al fine di pianificare un intervento mirato. A tal fine i fisioterapisti si basano sull’approccio biopsicosociale elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ossia la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (International Classification of Functioning, Disability and Health, ICF).
L’ICF comprende strutture e funzioni corporee, attività e partecipazione. Vengono inoltre presi in considerazione i fattori ambientali e personali. Questo approccio aiuta quindi a comprendere meglio l’impatto che i problemi di salute esercitano sulla vita quotidiana e costituisce uno strumento importante per la pianificazione delle misure terapeutiche e riabilitative nella fisioterapia.

A seguito della diagnosi fisioterapica, i fisioterapisti definiscono insieme ai pazienti e alle eventuali persone di riferimento gli obiettivi terapeutici individuali e i parametri evolutivi. Possibili segnali di progresso possono essere, ad es. l’estensione della mobilità articolare, la forza muscolare o il dolore percepito. I parametri evolutivi vengono misurati regolarmente e aiutano a verificare i progressi della fisioterapia e ad adeguare l’intervento terapeutico se necessario.

La seguente pianificazione del trattamento segue l’approccio della pratica basata sulle evidenze. Ciò significa che il trattamento fisioterapico si fonda sulle più recenti scoperte scientifiche, sull’esperienza clinica individuale dei fisioterapisti e sui valori e desideri dei pazienti.

L’intervento incentrato sul paziente viene determinato sulla base della diagnosi fisioterapica, dell’obiettivo terapeutico e delle risorse del paziente. L’intervento comprende consulenza, istruzioni e trattamento basati sulle evidenze scientifiche. I trattamenti possono comprendere misure attive (ad es. terapia del movimento e allenamento, terapia respiratoria, training propiocettivo) o misure passive (ad es. terapia manuale). A titolo di supporto è possibile ricorrere a misure fisiche e assistite dalla tecnologia (ad es. robotica, app). Gli interventi si svolgono in contesti individuali o di gruppo.
Per il processo di guarigione è importante promuovere l’autogestione dei pazienti: per ottenere un successo terapeutico a lungo termine è essenziale che i pazienti apprendano strategie applicabili anche al di fuori del contesto terapeutico. Se necessario, nel processo di trattamento vengono coinvolti anche i familiari o le persone di riferimento.

Ad ogni seduta di terapia, i fisioterapisti verificano i segni evolutivi e gli obiettivi terapeutici. In questo modo possono valutare se gli interventi scelti stiano ottenendo l’effetto desiderato oppure se la frequenza degli stessi o le singole misure debbano essere adeguate.

Una volta raggiunti gli obiettivi terapeutici o se non è necessaria un’ulteriore fisioterapia, la terapia viene conclusa. Nell’ultima seduta vengono discusse le misure per mantenere i risultati ottenuti e per prevenire una ricaduta, viene inoltre effettuata una valutazione della terapia stessa.

Durante l’intero processo terapeutico, i fisioterapisti redigono una documentazione scritta. Essa comprende l’anamnesi, la visita, l’intervento effettuato e i suoi effetti sui parametri di progresso rilevanti e sugli obiettivi terapeutici. Con la documentazione i fisioterapisti garantiscono la tracciabilità del loro operato nei confronti dei pazienti, di altri gruppi professionali e degli enti che si fanno carico dei costi. Se indicato, i fisioterapisti redigono relazioni intermedie e finali.
Al fine di garantire un’assistenza sanitaria ottimale, i fisioterapisti mettono a disposizione dei team interprofessionali la loro competenza fisioterapica. In questo modo si rafforza la collaborazione tra diversi settori e aree specialistiche.