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Applicazione delle tariffe: Buono a sapersi – Parte 17: Trattamento di fisioterapia a lungo termine nella LAMal

Trattamento a lungo termine significa che la fisioterapia dura più di 36 sedute. Esso necessita di una prescrizione a lungo termine e soprattutto della garanzia di assunzione dei costi da parte dell’assicurazione malattie.

(© Immage: Physioswiss)

Come viene prescritta la terapia a lungo termine?

Di norma i medici rilasciano una prescrizione a lungo termine dopo aver emesso una quarta prescrizione o alla scadenza di una garanzia di assunzione dei costi già concessa. In casi eccezionali è possibile rilasciare una prescrizione a lungo termine sin dall’inizio della fisioterapia, ad esempio in presenza di malattie croniche o di disabilità che richiedono un trattamento fisioterapico di lungo corso.
Sul formulario di prescrizione il medico deve barrare il campo «Prescrizione a lungo termine» o aggiungere un’annotazione, come ad es. «Trattamento a lungo termine». In parallelo deve richiedere il proseguimento della terapia presentando al medico di fiducia della cassa malati una relazione sul decorso della terapia fino a quel punto e una proposta di proseguimento debitamente motivata. Il medico di fiducia valuta la proposta e inoltra il proprio parere al reparto prestazioni dell’assicuratore. Solo quando lo studio di fisioterapia è in possesso di una garanzia di assunzione dei costi scritta, in cui l’assicuratore definisce l’entità della terapia approvata (frequenza o numero dei trattamenti e periodo di validità), è possibile praticare il trattamento a lungo termine a carico dell’assicurazione malattie.

Entro quale termine l’assicuratore malattie deve rispondere alla richiesta?

Il tempo di elaborazione della richiesta può variare a seconda degli accertamenti necessari. La cassa malati deve però rispondere «in tempo utile» e non può prolungare i tempi di elaborazione a proprio piacimento.
Gli studi di fisioterapia dovrebbero perciò rivolgersi al medico competente per sapere se è già stata presentata una richiesta di garanzia di assunzione dei costi per il rilascio della prescrizione a lungo termine. Dopo due o tre settimane possono anche chiedere direttamente alla cassa malati se tutta la documentazione necessaria alla valutazione sia pervenuta e quando si prevede che venga emessa la garanzia di assunzione dei costi. Per assicurare la continuità del trattamento, la prescrizione a lungo termine e la garanzia di assunzione dei costi andrebbero richieste con il dovuto anticipo.

È vero che, se non si riceve alcun riscontro, ciò significa che l’assicurazione malattie ha tacitamente acconsentito all’assunzione dei costi?

Si tratta di un’opinione diffusa che tuttavia non è corretta. Senza garanzia di assunzione dei costi non è affatto confermato che l’assicurazione malattie si farà carico dei costi del trattamento di fisioterapia a lungo termine.

Cosa succede se effettuo (o continuo a effettuare) il trattamento senza garanzia di assunzione dei costi?

Se si effettua il trattamento oltre la 36a seduta o con una prescrizione a lungo termine senza garanzia di assunzione dei costi scritta, l’assicuratore può respingere la fattura.

Il nostro consiglio per la presa in carico di nuovi pazienti

Durante la prima seduta consigliamo di interpellare i pazienti su eventuali trattamenti precedenti o attualmente in corso presso altre sedi. Se tali trattamenti sono riconducibili alla stessa diagnosi, è possibile che l’assicurazione contribuisca ai costi. In questo caso è necessario richiedere con il dovuto anticipo una garanzia di assunzione dei costi per trattamento a lungo termine.

Quando si considera concessa la garanzia di assunzione dei costi?

La garanzia di assunzione dei costi è concessa quando la cassa malati lo comunica con una lettera al medico, allo studio o al paziente che ne ha fatto richiesta. La garanzia di assunzione dei costi deve includere la posizione tariffale, il numero di sedute e/o la loro frequenza e il periodo di validità. Eventuali approvazioni verbali devono sempre essere confermate per iscritto.

Le altre parti della rubrica «Buono a sapersi» incentrata sull’applicazione delle tariffe e sulle insidie che ne derivano figurano qui.

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