Nuove leve – i fisioterapisti di domani
Nell’ambito della sua tesi di Master in fisioterapia, Morgane Duc ha condotto uno studio per esaminare l’attuale prassi adottata dai fisioterapisti in Svizzera per prevenire il rischio di caduta nelle persone anziane. La standardizzazione e la sistematizzazione della valutazione presenta ancora un potenziale di miglioramento.
La popolazione è sempre più vecchia: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) il numero di ultrasessantenni raddoppierà entro il 2050, superando quota due miliardi (WHO, 2022). I cambiamenti biologici indotti dall’invecchiamento sono associati a un forte aumento del rischio di caduta (American Geriatrics Society & British Geriatrics Society, 2011). Nel 2017, in Svizzera, il 23% delle persone sopra i 65 anni e il 33% degli ultraottantenni è caduto almeno una volta (BFS, 2019). Le persone anziane spesso documentano le cadute in modo errato o insufficiente (Hoffman et al., 2018). Le linee guida consigliano pertanto l’uso regolare di strumenti di valutazione multifattoriale per determinare il rischio di caduta (National Institute for Health and Care Excellence, 2013). In quest’ambito i fisioterapisti svolgono, in quanto esperti dell’attività motoria, un ruolo decisivo.
Tre sono i passaggi chiave da attuare per prevenire in modo efficace le cadute (figura 1) (Hill, 2009; Rubenstein et al., 2001):
«Intervention»: nell’ultimo passaggio vengono attuati appositi interventi multifattoriali personalizzati
«Screening»: il primo passaggio consiste nell’identificare un aumento del rischio di caduta per le persone anziane che vivono a casa. Nelle case di cura e negli ospedali tutti gli anziani dovrebbero essere classificati come pazienti ad alto rischio (Montero-Odasso et al., 2022).
«Assessment»: in caso di rischio comprovato, si analizzano i fattori intrinseci ed estrinseci del rischio di caduta effettuando ulteriori valutazioni.

Nel 2020 in Svizzera non erano disponibili dati sull’attuazione pratica di queste linee guida per le persone anziane che vivono a casa. Con il suo studio, Morgane Duc intendeva dunque appurare se la prassi seguita dai fisioterapisti corrispondesse alle raccomandazioni vigenti. Lo studio si prefiggeva inoltre di identificare gli ostacoli alla valutazione del rischio di caduta, per poter poi indicare specifiche misure d’implementazione.
Nell’inverno 2020, Morgane Duc e il suo team hanno condotto un sondaggio anonimizzato trasversale fra i fisioterapisti che operavano in Svizzera, sviluppando a tale scopo un questionario online. Prima di distribuirlo ai fisioterapisti lo hanno validato e fatto tradurre in tedesco, francese e italiano.
In totale, Morgane Duc ha analizzato le risposte di 938 partecipanti di tutte e tre le regioni linguistiche. In generale, il 62% dei fisioterapisti interpellati utilizzava test o strumenti standardizzati. Il 49% combinava metodi di valutazione soggettivi e standardizzati, come evidenziato nella suddivisione in categorie mutuamente esclusive (figura 2). Il 25% dei fisioterapisti effettuava però solo una valutazione soggettiva, fondata in sostanza sull’osservazione. Per i partecipanti che operavano in ospedali, cliniche e case di riposo, la probabilità di utilizzo di una valutazione standardizzata era 1,93 volte superiore rispetto a coloro che lavoravano negli studi privati.

I test più utilizzati dai partecipanti erano il «Berg Balance Scale» (57,5%), il «Timed-Up-and-Go» (56,5 %) e il test «Tinetti» (46,7%). Solo pochi partecipanti menzionavano strumenti come lo «Stopping Elderly Accident, Death, and Injuries Algorithm» (STEADI) (0,2%). Attenzione: esiste una differenza fra gli screening tool, con cui è possibile stabilire la presenza di un rischio, e gli assessment tool, il cui fine è rilevare i fattori di rischio individuali. Coloro che nel sondaggio dichiaravano di usare uno strumento di screening si riferivano in realtà alla valutazione della mobilità o dell’equilibrio (fattori di rischio). Algoritmi come lo STEADI, specificamente creati a tale scopo, non venivano menzionati dai partecipanti (Centers for Disease Control and Prevention & National Center for Injury Prevention and Control, 2021). Nel loro studio, Morgane Duc e il suo team non hanno analizzato se i partecipanti utilizzassero questi strumenti da soli o in combinazione.
Solo il 35% dei fisioterapisti interpellati si pronunciava a favore dell’introduzione di una valutazione sistematica e standardizzata del rischio di caduta nei pazienti sopra i 65 anni. Fra i principali impedimenti all’attuazione di tale misura veniva citata la carenza di risorse tecniche (39,8%), di conoscenze teoriche (30,3%) e di tempo (22,2%). Questi ostacoli potrebbero essere aggirati adattando e implementando uno strumento di valutazione come lo STEADI, rapido e facile da usare. Altri possibili approcci sono l’aumento del tempo dedicato alla prima valutazione e l’introduzione di percorsi uniformi e standardizzati per tutti i fornitori di prestazioni sanitarie in Svizzera.
In sintesi, questo studio ha dimostrato che la maggior parte dei fisioterapisti adotta un qualche metodo per valutare il rischio di caduta. Molti di loro sono inoltre consapevoli del problema, dal momento che valutano frequentemente i propri pazienti e forniscono loro consigli basandosi sui fattori di rischio, il che è incoraggiante. Malgrado le raccomandazioni vigenti, però, la prassi manca troppo spesso di sistematicità e si fonda su criteri soggettivi. Nel complesso in Svizzera sussiste un potenziale di miglioramento che consentirebbe l’attuazione di procedure ottimali e di prevenire le cadute evitabili fra la popolazione anziana che vive a casa. Sarebbe perciò auspicabile che i fisioterapisti effettuassero, almeno una volta l’anno, una valutazione standardizzata del rischio di caduta di tutti i loro pazienti sopra i 65 anni.
Physioswiss ha sostenuto questo progetto con un contributo del fondo di ricerca.
Il Fondo Physioswiss per la ricerca sostiene il finanziamento di progetti di ricerca nell’ambito della fisioterapia svolti individualmente o in collaborazione con altri enti.
Il lavoro di ricerca «Current practices of physiotherapists in Switzerland regarding fall risk-assessment for community-dwelling older adults: A national cross-sectional survey» (Prassi attualmente adottata dei fisioterapisti che operano in Svizzera nella valutazione del rischio di caduta tra gli anziani che vivono a casa: sondaggio trasversale su scala nazionale) è disponibile qui.

Fisioterapista MSc
Foto: cfr
American Geriatrics Society & British Geriatrics Society. (2011). Summary of the Updated American Geriatrics Society/British Geriatrics Society clinical practice guideline for prevention of falls in older persons. Journal of the American Geriatrics Society, 59(1), 148‑157. https://doi.org/10.1111/j.1532-5415.2010.03234.x
Centers for Disease Control and Prevention, & National Center for Injury Prevention and Control. (2021, juillet 26). STEADI – Older Adult Fall Prevention | CDC. https://www.cdc.gov/steadi/index.html
Hill, K. (2009). Don’t lose sight of the importance of the individual in effective falls prevention interventions. BMC Geriatrics, 9(1), 13. https://doi.org/10.1186/1471-2318-9-13
Hoffman, G. J., Ha, J., Alexander, N. B., Langa, K. M., Tinetti, M., & Min, L. C. (2018). Underreporting of Fall Injuries of Older Adults : Implications for Wellness Visit Fall Risk Screening. Journal of the American Geriatrics Society, 66(6), 1195‑1200. https://doi.org/10.1111/jgs.15360
Montero-Odasso, M., van der Velde, N., Martin, F. C., Petrovic, M., Tan, M. P., Ryg, J., Aguilar-Navarro, S., Alexander, N. B., Becker, C., Blain, H., Bourke, R., Cameron, I. D., Camicioli, R., Clemson, L., Close, J., Delbaere, K., Duan, L., Duque, G., Dyer, S. M., … the Task Force on Global Guidelines for Falls in Older Adults. (2022). World guidelines for falls prevention and management for older adults : A global initiative. Age and Ageing, 51(9), afac205. https://doi.org/10.1093/ageing/afac205
National Institute for Health and Care Excellence. (2013). Falls : Assessment and Prevention of Falls in Older People. National Institute for Health and Care Excellence (UK). http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK258885/
OFS, O. fédéral de la. (2019). Santé des personnes âgées. https://www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiken/gesundheit/gesundheitszustand/alter.html
Rubenstein, L. Z., Powers, C. M., & MacLean, C. H. (2001). Quality indicators for the management and prevention of falls and mobility problems in vulnerable elders. Annals of Internal Medicine, 135(8 Pt 2), 686‑693. https://doi.org/10.7326/0003-4819-135-8_part_2-200110161-00007
WHO. (2022). Ageing. https://www.who.int/health-topics/ageing